Al Pavoncelli… formazione di qualità e Made in Italy

L’istituto “Giuseppe Pavoncelli” di Cerignola nasce nel 1868 grazie ad un lascito di  Anna Maria Raffaella Manfredi, vedova Pignatari. L’amministrazione comunale ritenne di realizzare una scuola che formasse tecnici specializzati nel campo agricolo e i lavori di costruzione dell’edificio, su progetto dell’architetto Giuseppe Pisanti, iniziarono il 6 novembre 1885 e si conclusero quattro anni dopo. La scuola divenne operativa dal 1891, anno in cui iniziarono i corsi della Regia Scuola Pratica di Agricoltura. In realtà il suo nome mutò nel corso dei decenni e con decreto ministeriale dell’8 maggio 1937 la Regia Scuola veniva intitolata all’onorevole Giuseppe Pavoncelli. Nel 1941 assunse la denominazione di Istituto Tecnico Agrario. Il periodo 1959-1964 ha fatto riscontrare, più degli altri, l’introduzione di innovazioni e cambiamenti: ad esempio la sopraelevazione del complesso, la costruzione di serre e di laboratori didattici. All’istituto è annessa l’azienda agraria, che si estende su una superficie agricola utilizzata di circa 16 ettari.

Negli anni il Pavoncelli ha arricchito la sua offerta formativa con nuovi percorsi di studio e oggi è un istituto giovane, dinamico, disponibile a fornire il proprio contributo allo sviluppo culturale e socio-economico e tecnico-professionale del territorio per promuovere una formazione di qualità, orientata al  made in Italy e all’inserimento nel mondo del lavoro. Il Pavoncelli considera la ricerca didattica e l’innovazione tecnologica il fondamento strategico di tutta l’attività istituzionale nella consapevolezza che gli studenti sono oggi il più importante investimento e una risorsa cruciale per il futuro del paese. L’obiettivo è formare risorse umane competitive, capaci di rispondere con flessibilità alle richieste ed esigenze del mondo del lavoro. Alla base di questa scelta strategica esiste la volontà di venire incontro alle esigenze formative dei giovani che, rivolgendosi al Pavoncelli, vogliono progettare il proprio futuro attraverso un sistema integrato scuola-formazione-lavoro. Seguendo questa direttrice l’Istituto ha avviato stabili e intensi rapporti con il mondo produttivo e imprenditoriale, dedicando particolare attenzione alla realtà territoriale di riferimento.

Dirigente Scolastico Pio Mirra

Il Curricolo di Istituto

Gli istituti tecnici e professionali hanno costituito, per molto tempo, un punto di forza dell’intero sistema economico e produttivo italiano e uno dei fattori più efficaci di mobilità sociale, che hanno accompagnato la ricostruzione del Paese nel secondo dopoguerra e sostenuto il suo rapido sviluppo degli anni Sessanta e Settanta, mettendo a disposizione del mondo produttivo e delle professioni una grande quantità di giovani tecnici preparati e capaci di crescere sul lavoro, grazie alla buona formazione culturale e tecnico-professionale ricevuta.

Negli ultimi decenni l’istruzione tecnico-professionale ha perso, però, capacità di attrazione soprattutto per la mancata percezione della sua identità e ruolo sociale da parte dei giovani e delle famiglie.

L’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro è divenuto così uno dei paradossi del mercato del lavoro italiano: a fronte di una sostenuta domanda delle imprese, puntualmente testimoniata dai rapporti annuali del sistema informativo Excelsior e dalle rilevazioni ISTAT sull’inserimento lavorativo dei diplomati, permane una forte asimmetria tra la domanda e l’offerta di diplomati dell’istruzione tecnica e professionale.

Il rilancio dell’istruzione tecnico-professionale si fonda, quindi, sulla consapevolezza del ruolo decisivo della scuola e della cultura nella nostra società non solo per lo sviluppo della persona, ma anche per il progresso economico e sociale; richiede perciò il superamento di concezioni culturali fondate su un rapporto sequenziale tra teoria/pratica e sul primato dei saperi teorici. Per diventare vere “scuole dell’innovazione” gli istituti professionali sono chiamati ad operare scelte orientate permanentemente al cambiamento e, allo stesso tempo, a favorire attitudini all’autoapprendimento, al lavoro di gruppo e alla formazione continua.

In questo quadro, orientato al raggiungimento delle competenze richieste dal mondo del lavoro e delle professioni, le discipline mantengono la loro specificità e sono volte a far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento indicati dai Regolamenti, ma è fondamentale la scelta di metodologie didattiche coerenti con l’impostazione culturale dell’istruzione tecnica e professionale, che siano capaci di realizzare il coinvolgimento e la motivazione all’apprendimento degli studenti. Sono necessari, quindi, l’utilizzo di metodi induttivi, di metodologie partecipative, una intensa e diffusa didattica di laboratorio, da estendere anche alle discipline dell’area di istruzione generale con l’utilizzo, in particolare, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, di attività progettuali e di Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento per sviluppare il rapporto col territorio e le sue risorse formative in ambito aziendale e sociale.

Al Pavoncelli sono attivati indirizzi di studio degli istituti tecnici e degli istituti professionali.

Gli istituti tecnici si caratterizzano per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico il linea con le indicazioni UE, costruita attraverso lo studio e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico con l’obiettivo di far acquisire agli studenti saperi e competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’istruzione post-secondaria.

Gli istituti professionali si caratterizzano per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’istruzione post-secondaria. 

L’offerta formativa è articolata in un’area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo:

   a)  area di istruzione generale: ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base acquisita attraverso il rafforzamento e lo  sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo  di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale;

   b)  aree di indirizzo: hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi  gestire  autonomamente  in  ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.

Le attività curriculari concorrono alla costruzione del profilo in uscita e alla preparazione per l’esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, finalizzato all’accertamento delle conoscenze e delle competenze acquisite nell’ultimo anno del corso di studi in relazione agli obiettivi generali e specifici propri di ciascun indirizzo.

Entrambi i percorsi hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore.

L’istituto professionale, in regime di sussidiarietà integrativa, offre percorsi di Istruzione e Formazione Professionale della durata triennale per il conseguimento dell’attestato di qualifica professionale riconosciuto su tutto il territorio nazionale in quanto riferito a standard comuni concordati tra Stato e Regioni.